
LA CASA DELLA NONNA
La facciata è da corte, come la si intende genericamente, con il tipico ballatoio conviviale che racconta di un passato contadino fatto di materiali poveri e spazi comuni per ottimizzarne l’uso. È la storia di una vita vissuta in semplicità, in contrasto con il vicino sfarzo del grande palazzo dei Signori. In perfetta simbiosi con il passato, anche all’interno ritroviamo la stessa semplicità nell’uso dei materiali costruttivi. La pietra diventa liquida per formare il pavimento disegnato dalle spatole, il ferro si ripiega su se stesso e unisce i due piani attraverso le sapienti mani di un fabbro di origami che realizza una scala senza peso.
La manualità contadina è rimasta di casa; molti degli arredi sono realizzati direttamente dai residenti, in legno e acciaio, mantenendo la naturalezza dei materiali e bandendo ogni forma di vernice.
La manualità contadina è rimasta di casa; molti degli arredi sono realizzati direttamente dai residenti, in legno e acciaio, mantenendo la naturalezza dei materiali e bandendo ogni forma di vernice.
Ogni spazio è essenziale. I muri, che separano gli spazi di servizio da quelli principali, attraverso un gioco sapiente di pieni e vuoti, accolgono gli arredi della cucina che si eclissano all’occorrenza. Anche le porte e le pareti appaiono minimali, depurate delle classiche cornici decorative. La struttura dell’edificio, originaria del 1700, è presente e difficilmente ignorabile, ma al suo interno nasce una nuova cellula fatta di materiali in grado di proteggere dalle moleste temperature stagionali, dai suoni, e anche dal passare del tempo.